Metti in evidenza il tuo Evento! altri risultati... Trova le Mostre e gli Eventi nella tua Città | Segnala il tuo Evento « Tutti gli Eventi Hallyu! – L’onda coreana venerdì 4 Aprile 2025 - domenica 17 Agosto 2025 « Silvio Pasotti – Mostra personale Otras montañas, las que andan sueltas bajo el agua » sede: Museum Rietberg (Zurigo, Svizzera). Il Museo Rietberg di Zurigo presenta, nell’unica tappa europea, “Hallyu! L’onda coreana”, la mostra tematica che esplora la vibrante cultura popolare della Corea del Sud, un fenomeno emerso alla fine degli anni Novanta e ormai diffuso in ogni angolo del pianeta. L’esposizione ripercorre le origini della hallyu – l'”onda coreana” – e i suoi legami con l’arte tradizionale, per poi analizzarne l’influenza globale in ambiti come la cultura pop, il cinema, la moda o l’arte multimediale. Dagli outfit k-pop alle celeberrime coreografie, dagli indimenticabili oggetti di scena ai videoclip musicali, dalle tendenze beauty alla moda “made in Korea”, Hallyu! L’onda coreana propone uno scintillante caleidoscopio della storia artistica e culturale sudcoreana. Alcune opere del pioniere della videoarte Nam June Paik; una scenografia del pluripremiato Parasite; la Google Art Dance Room, dove i visitatori imparano a ballare il K-pop sotto la guida di esperti coreografi e le interpretazioni contemporanee dell’hanbok, l’iconico abito tradizionale, sono solo alcune delle attrazioni che divertiranno i visitatori. IL PERCORSO ESPOSITIVO Attraverso i circa 200 oggetti in mostra – tra costumi, oggetti di scena, fotografie, video e curiosità legate alla cultura pop, accanto a opere storiche e contemporanee – Hallyu! L’onda coreana racconta la storia della cultura pop sudcoreana divisa in quattro capitoli. 1) La storia recente Nel giro di due generazioni, quello che negli anni Cinquanta era un Paese preindustriale segnato dalla guerra si è trasformato in uno dei centri culturali e tecnologici più avanzati di fine Novecento. Fotografie, manifesti, documenti storici ed esempi delle prime apparecchiature di elettronica di consumo testimoniano gli epocali cambiamenti socio-politici che hanno portato alla rapida ascesa della Corea del Sud a partire dagli anni novanta. Modernità compressa Verso la metà degli anni Cinquanta, la Corea del Sud era ancora un Paese prevalentemente agricolo, arretrato e devastato dalla guerra di Corea. Nei decenni successivi ha conosciuto una trasformazione incredibilmente rapida, designata dal sociologo Chang Kyung-Sup con il termine “modernità compressa” (compressed modernity). Sul piano economico e culturale, la Corea del Sud ha puntato sulla velocità e sul gusto del rischio, avviando un processo di trasformazione che ha generato forti contrasti all’interno di una società in cui tecnologie all’avanguardia convivono con rituali sciamanici e confuciani di tradizione secolare. È in questo contesto che ha avuto origine l’hallyu: con curiosità inesauribile e audace creatività, gli artisti e i creativi coreani mescolano elementi nazionali e stranieri, ma anche tradizione e modernità. Hallyu: dalla Corea al mondo L’hallyu ha avuto inizio alla fine degli anni Novanta, quando le serie televisive e i film sudcoreani hanno iniziato a riscuotere grande successo in tutta l’Asia. Spinta da un’industria musicale estremamente professionale amplificata da internet e dai social media, la popolarità del K-pop si è presto diffusa su scala globale. Il riconoscimento internazionale definitivo è arrivato nel 2012 con il video virale Gangnam Style dell’artista sudcoreano PSY, il primo a superare i due miliardi di visualizzazioni su YouTube. Il brano, imitato e parodiato in tutto il mondo, è una satira sullo stile di vita materialista del quartiere di Gangnam – un’area di Seul in cui un tempo abbondavano le risaie e che oggi è una delle più lussuose dell’intera Corea. L’odierna Corea del Sud è una potenza economica e culturale che esporta i suoi prodotti in tutto il mondo. Film e serie come Parasite e Squid Game, gruppi musicali come BTS e Blackpink fanno ormai parte del canone della cultura pop contemporanea. Da quasi trent’anni, il fenomeno culturale dell’hallyu supera confini culturali, sociali e linguistici, dando vita a nuove tendenze. Oggi è parte integrante non solo dell’identità coreana, ma anche della cultura pop globale. 2) K-Drama e K-Cinema Quando, alla fine degli anni Ottanta, la democrazia iniziò a germogliare in Corea del Sud, anche l’industria televisiva e cinematografica conobbe un forte sviluppo. Le emittenti commerciali e l’allora emergente TV via cavo alimentarono la competizione, portando a un significativo miglioramento qualitativo sia nei film che nelle serie televisive, i cosiddetti K-drama. Prima l’Asia orientale, poi il mondo Con la serie televisiva Winter Sonata trasmessa per la prima volta nel 2003, l’onda coreana si diffuse rapidamente in tutta l’Asia, conquistando in particolare il Giappone. Grazie all’ascesa delle piattaforme di streaming negli anni Duemila, i film e le serie coreane hanno raggiunto velocemente un pubblico globale. Con trame avvincenti, audaci commistioni di generi, scenografie mozzafiato e un’estetica che fonde suggestioni tradizionali e moderne, queste produzioni continuano ad appassionare i fan di tutto il mondo. Storie coreane dal fascino universale L’ascesa dell’industria cinematografica coreana a partire dalla fine degli anni Novanta ha dato vita a una nuova generazione di cineasti, che sono oggi tra le figure più influenti del panorama internazionale. Film come Oldboy (2004) di Park Chan-wook o Parasite (2019) di Bong Joon-ho hanno ottenuto grande successo di critica e pubblico. Benché radicate nella realtà coreana, queste storie possiedono un fascino universale anche grazie ai registi, che hanno ampliato il repertorio tradizionale mescolando abilmente i generi e sperimentato nuove forme di espressione estetica. Scene indimenticabili e costumi iconici La mostra celebra questa straordinaria varietà attraverso manifesti, spezzoni di film e oggetti di scena. Tra le maggiori attrazioni vi sono la ricostruzione della celebre stanza da bagno di Parasite, i costumi di Squid Game, grande successo di Netflix, e il set di prodotti per la cura personale delle protagoniste del film Mademoiselle. Diverse reinterpretazioni del tradizionale hanbok mostrano l’originalità con cui i cineasti coreani rielaborano quest’abito iconico. Non manca neppure un omaggio ai Webtoon, innovativi fumetti digitali pensati per i dispositivi mobili, che hanno ispirato numerose serie televisive e film. 3) Il K-Pop e i suoi fan Sostenuta dai social media e da comunità di fan digitali, la musica pop coreana, alias K-pop, è diventata un fenomeno globale. Tra i punti di forza della mostra vi sono gli outfit scintillanti indossati dal gruppo aespa nel video musicale Next Level e i costumi di ispirazione punk della boy band ATEEZ nel video Fireworks (I’m The One). Le origini del K-pop Con l’allentamento progressivo della censura culturale, a partire dal 1987 la musica straniera cominciò ad arrivare in Corea del Sud influenzando la scena locale. Tra le antesignane del K-pop vi sono figure come la “Madonna coreana” Kim Wan Sun e la cantante Patti Kim, che con la sua voce unica ha segnato l’industria pop nazionale tra gli anni Settanta e Ottanta. Il debutto del gruppo Seo Taiji and Boys al Saturday Night Music Show nel 1992 è oggi considerato la pietra miliare di questa corrente musicale. Spettacoli travolgenti e melodie irresistibili Le star del K-pop, chiamate anche Idol, sono artisti carismatici, spesso selezionati da agenzie di talenti e grandi etichette musicali, che vengono sottoposti a un rigoroso percorso di formazione della durata di anni. È così che sono nati supergroup come le Blackpink e i BTS, capaci di conquistare fan in tutto il mondo con performance spettacolari e brani accattivanti. La storia turbolenta della Corea del Sud ha influenzato profondamente il K-pop: la fusione di generi musicali e influenze culturali lo ha reso un genere ibrido, in grado di superare le barriere linguistiche e attrarre un pubblico internazionale. Fan influenti Le community globali di fan del K-pop sono diventate un fenomeno culturale di grande rilievo. Invece di limitarsi al ruolo di semplici consumatori, traducono testi, creano archivi e producono contenuti e articoli per i fan. Si tratta di comunità intergenerazionali, dotate di un’infrastruttura digitale molto sviluppata, spesso utilizzata anche per promuovere cause sociali. L’onda coreana ha inoltre contribuito alla crescente diffusione di corsi di lingua coreana in tutto il mondo. 4) K-Beauty e K-fashion Grazie all’hallyu, la Corea del Sud è diventata un punto di riferimento globale nei settori della bellezza e della moda. Il product placement nei K-drama e le campagne pubblicitarie con le star del K-pop hanno reso la cosmesi e la moda coreana celebri in tutto il mondo. Dai portacipria decorati alle moderne maschere a LED, dall’abito tradizionale (hanbok) all’alta moda passando per lo streetwear più ribelle, la mostra esplora le molteplici sfaccettature della cultura coreana della bellezza e dello stile. Ideali di bellezza secolari Gli standard estetici sono profondamente radicati nella cultura coreana. Durante la dinastia Joseon (1392-1910), prendersi cura del proprio aspetto non era considerato affatto un atto di vanità, ma un dovere morale, l’espressione del proprio status sociale e della virtù stessa, poiché l’aspetto esteriore rifletteva lo stato interiore. Nonostante le trasformazioni della Corea moderna, questa concezione è ancora molto diffusa. La K-beauty combina antiche formulazioni con nuovi ingredienti e tecnologie avanzate. La cura della pelle, d’importanza centrale sia per le donne che per gli uomini, ha dato impulso a una tendenza globale nella cosmesi maschile. Con i suoi prodotti innovativi e il design accattivante, la Corea del Sud è oggi il terzo maggiore esportatore di cosmetici al mondo. K-fashion: tra hanbok e street style L’hallyu ha portato la moda coreana sotto i riflettori internazionali. Con tagli destrutturati, streetwear d’avanguardia, accostamenti eccentrici e stili gender-fluid, la K-fashion ha influenzato le tendenze globali, rivolgendosi in particolare ai Millennials e alla Gen Z, e posizionandosi tra il mondo dello streetwear e quello dei marchi di lusso. Le rivisitazioni dell’hanbok, l’abito coreano per eccellenza, giocano un ruolo chiave nella moda, nel cinema e nella musica pop. I giovani stilisti coreani ne ampliano l’estetica tradizionale tramite l’uso di motivi audaci e colori e silhouette inedite, pur mantenendo un forte legame con il passato. Sempre più star del K-pop indossano hanbok moderni accrescendo così la loro popolarità in tutto il mondo. Con l’affermazione della Corea del Sud come potenza economica e culturale, l’hanbok contemporaneo è diventato per i coreani di tutto il mondo una dichiarazione di stile che esprime un rapporto sicuro e orgoglioso con il proprio patrimonio culturale. Immagine in evidenza Squid Game. Una serie originale Netflix. © 2021 Netflix. Tutti i diritti riservati (part.) Salva nel tuo calendario Google Calendar iCalendar Outlook 365 Outlook Live Dettagli Inizio: venerdì 4 Aprile 2025 Fine: domenica 17 Agosto 2025 Categoria Evento: Mostre Tag Evento: Museum Rietberg , Svizzera , Zurigo Luogo MUSEUM RIETBERG Gablerstrasse 15 Zurigo , CH-8002 Svizzera + Google Maps Phone +41 (0)44 4153131 Visualizza il sito del Luogo « Silvio Pasotti – Mostra personale Otras montañas, las que andan sueltas bajo el agua » Metti in evidenza il tuo Evento! Trova le Mostre e gli Eventi nella tua Città | Segnala il tuo Evento Museum Rietberg Svizzera Zurigo