“I miei PRIMI 80 ANNI A CUORE APERTO”. Non poteva essere più
emblematico il titolo del LIBRO AUTOBIOGRAFICO SCRITTO DAL DOTTOR
MASSIMO VILLANI, noto per essere stato il fondatore della divisione di
Cardiochirurgia dell’ospedale “Vito Fazzi” di LECCE, da decenni
punto di riferimento per i pazienti delle province di LECCE, Brindisi
e Taranto.Il libro sarà presentato nell’Open Space" del Comune di
Lecce in Piazza S Oronzo lunedì 15 dicembre alle 18:30 con i saluti
del sindaco Adriana Poli Bortone che ne ha scritto anche la
prefazione. Parteciperanno l'Editore Pietro Graus di Napoli ed il
giornalista Vito Pinto di Salerno, che dialogherà con l’autore.
Nel testo, il dottor Villani racconta tutta la sua storia
professionale iniziata giovanissimo, dopo la laurea conseguita nella
facoltà di Medicina dell’Università Federico II di Napoli,
nell’ospedale di Bergamo con il professore Lucio Parenzan, già
collaboratore di Christian Barnard, il chirurgo autore del primo
trapianto di cuore nel mondo.
Qui Massimo Villani fu il più giovane cardiochirurgo in Italia ad
operare a cuore aperto. E proprio in quel reparto compì il suo primo
“miracolo” effettuando per la prima volta al mondo un intervento
innovativo di correzione di una “tetralogia di Fallot con canale
atrio-ventricolare completo” con la tecnica del doppio patch,
tecnica oggi universalmente utilizzata.
Nei decenni a seguire Massimo Villani è stato uno dei pochi
cardiochirurghi italiani ad avere eseguito tutta la cardiochirurgia,
dai bambini, agli adulti, ai trapianti di cuore, finanche su un
bambino di poche settimane e di tre chili di peso operato con la
tecnica della ipotermia profonda. Una lotta contro il tempo, perché
aveva a disposizione solo 55/60 minuti. Riuscì a terminare
felicemente l’operazione in 45 minuti.
Dopo anni di esperienza a Torino, nel 1998 Massimo Villani fonda la
divisione di Cardiochirurgia di Lecce dove si è definitamente
stabilito proseguendo la sua carriera.
Un libro ricco di grandi contenuti scientifici, ma anche di storie di
vita, non solo per la sua competenza, ma anche per la sua profonda
umanità. Un giorno, durante la sua attività a Lecce ricevette un
messaggio da un giovane medico cinese di Wuhan, il quale gli chiedeva
di poter venire a Lecce per potersi specializzare in Cardiochirurgia
da lui per imparare il metodo di operazione a cuore battente senza la
circolazione extracorporea.
Villani scoprì che questo giovane medico tirocinante cinese veniva
pagato nel suo paese appena 200 dollari al mese. Quindi si prodigò
per farlo ospitare presso il convento dei Comboniani di Lecce. Il
medico restò sei mesi a Lecce con lui. Al termine fu Massimo Villani
a pagargli il biglietto aereo per tornare in Cina. Tornato al suo
ospedale, il dottor Xiang operò prima il padre della sua caposala,
poi il preside della facoltà di Medicina. Un successo che gli valse
l’apertura di un reparto di Cardiochirurgia dove fu il dirigente.
Ma il medico cinese non dimenticò il bene fattogli dal suo maestro. E
nel marzo 2020, quando scoppiò la pandemia di Covid e le strutture
sanitarie italiane, compresa quelle di Lecce lottavano contro la
carenza di mascherine, il dottor Xiang, apprese le notizie di quello
che stava accadendo in Italia, mandò al suo maestro 3000 mascherine
che Massimo Villani donò per il personale sanitario dell’ospedale
leccese.
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06/12/2025 Last update