“RIVESTITI!”, il FESTIVAL DELLA MODA EQUO SOSTENIBILE TORNA A
BOLOGNA. Edizione dedicata alla "Moda resistente"Dal 26 al 27 aprile,
a Palazzo Re Enzo, è promosso dalle realtà del commercio equo e
solidale dell’Emilia-Romagna. Sfilate, dibattiti, laboratori,
mostre, spettacoli teatrali, workshop e musica dal vivo. La 14esima
edizione, a ridosso del 25 aprile e dell'80esimo della Liberazione, è
dedicata alla "moda resistente". "Per un futuro realmente sostenibile"
La moda che resiste alle intemperie, anche quelle emotive, e che
resiste a un sistema economico basato sullo sfruttamento
dell’ambiente e delle persone. Proponendo un'alternativa concreta,
equa e sostenibile. È quella che si dà appuntamento a Bologna dal 26
al 27 aprile in occasione della nuova edizione di Rivestiti!, il
festival promosso dalle realtà del commercio equo
dell'Emilia-Romagna, e che quest'anno cade nel pieno della Fashion
Revolution Week.
Produttori, sfilate, incontri, laboratori, mostre e musica per due
giorni, nel cuore della città, all'interno degli spazi di Palazzo Re
Enzo e nella Piazza del Nettuno.
"Moda resistente" parte sabato 26 aprile alle 10 con il taglio del
nastro e l'inaugurazione musicale.
Le sfilate nel segno dell'inclusione sociale e dell'economia circolare
Dalle 15 avranno luogo poi le sfilate di questa edizione che si
terranno fuori da Palazzo Re Enzo, in Piazza del Nettuno. Apre le
danze "Tu chi sei?" a cura di Associazione +ma ODV, Sartorie Leggere,
seguita da "Ricucire il futuro", grazie al progetto delle Manigolde e
delle sue sartorie a Finale Emilia e in carcere a Modena. E poi
DON’T WORRY a cura di NO BRAND LIKE MARAKANDA, "Dalle radici alle
gemme" a cura di Vicini D’Istanti, fino a P_lab a cura de La
Matrioska, l’unica realtà sartoriale in Sardegna che opera dal 2019
per l’inclusione di richiedenti asilo e titolari di protezione
internazionale. Chiude il pomeriggio "Prism of Freedom" a cura di
Prism, che mette al centro economia circolare, inclusione sociale e
commercio equo.
Il programma di domenica 27 è aperto alle 11 dal laboratorio di
movimento "Non solo panni miei. Trame di gesti nella filiera della
moda" a cura delle Gazze. È aperto a tutte e tutti, alla scoperta
delle fasi di produzione dietro la creazione dei nostri vestiti.
I talk: dai quartieri popolari di Teheran alla lotta delle lavoratrici
de "La Perla"
I talk per approfondire e incrociare nuove storie sono quattro. Il
primo, alle 12, è "Design rEvolution: interConnessioni Creative", con
Sonia Zanfi, consulente designer di tessuto e moda sostenibile,
docente di corsi universitari, e Gledis Agnelli, designer di riuso e
rigenerazione moda, consulente d’immagine per moda second hand.
Alle 14.30 si volerà in Iran, nei quartieri popolari di Teheran,
grazie alla testimonianza della Papital Gallery. Una raffinata
rielaborazione dell’arte tradizionale persiana, con attenzione alla
sostenibilità ambientale per appoggiare progetti sociali al
femminile. Duccio Facchini, direttore di Altreconomia, intervista i
rappresentanti di Papital, in collaborazione con Banca Etica.
Spazio poi a "Moda, lotta e disuguaglianze", alle 16.30, con le voci
delle UnicheUnite, David Cambioli di Altraqualità, Teresa Carlone,
ricercatrice Dipartimento delle Arti- UNIBO e docente nel corso
“Culture e pratiche della Moda” di Rimini, moderate da Martina
Ferlisi, giornalista di Altreconomia.
Chiude la rassegna dei dibattiti il talk "Moda, genere e
autodeterminazione", alle 17.30. Il binarismo di genere, infatti,
influisce sugli stili della moda e si sta rilevando un limite per
numerose soggettività. Quali approcci si possono avere per mettere in
discussione questa rigidità? Quali parole chiave per un nuovo modo di
creare abiti e collezioni? Ne discutono Ale Rodi, della redazione de
La Falla, Anna Romani, Baumhaus e Gomito a Gomito, Adaobim F. Ezeoke,
stilista, moderate da Duccio Facchini.
Turbanti a mano o stampa vegetale su tessuto vintage: 25 laboratori
senza frontiere
Negli spazi del palazzo saranno protagonisti fin dal sabato mattina i
laboratori di arte partecipata a cura di Cantieri Meticci
("Intreccia-Menti resistenti. Moti di resistenza quotidiani”). Con
la testa a quanto sta accadendo nella Striscia di Gaza e in
Cisgiordania: durante il festival sarà possibile infatti sostenere i
produttori di PARC in Palestina.
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10/07/2025 Last update