Programma della giornata: _Ore 18.00 proiezioni "Degage si barrica"
_Ore 20.00 cena romanesca - il ricavato andrà ai compagn* roman* del
Progetto Degage per sostenerli e aiutarli a far fronte alla forte
ondata repressiva che li ha colpiti dallo lo sgombero dello studentato
occupato (
http://www.infoaut.org/index.php/blog/prima-pagina/item/15290-roma-sgomberato-lo-studentato-occupato-degage
[http://www.infoaut.org/index.php/blog/prima-pagina/item/15290-roma-sgomberato-lo-studentato-occupato-degage]
) Durante tutta la serata sarà allestito un punto infoshop dove sarà
possibile reperire materiale portato dai compagni di Roma e materiale
su tutti i progetti che prendono vita all'interno dell'ExDepo
_______________________________________ Cos'è il progetto Ex Deposito
"Apriamo un nuovo spazio in città per la città. L'Ex Deposito
Carcerario Autogestito vuole essere uno spazio aperto e disponibile
alla via che ci ospita, Via Carteria e alla città tutta. Uno spazio
per chiunque voglia portare un idea,un progetto e la voglia di
utilizzare spazi vuoti e recuperarli. Con questo disvelamento vogliamo
ribadire come la città di Modena di spazi liberati ne ha bisogno e ne
ha necessità. Necessita di fatti concreti e non delle numerose
promesse della politica modenese o di progetti che non vanno a
soddisfare le reali esigenze della Città. Sono mesi ormai che varie
soggettività del quartiere si rendono protagonista nella
“riqualificazione” dal basso della via,e tutti insieme daremo vita
a questo spazio. Solo in via Carteria sappiamo di numerosi
appartamenti di edilizia popolare lasciati vuoti, e altri spazi come
quello che apriamo nella giornata di oggi. Nonostante questo la giunta
modenese spende 4 milioni di euro per altri appartamenti destinati
all'edilizia popolare, smascherando un chiaro progetto, di
riqualificazione si, ma a scopo speculativo di questa via e in tutto
il centro città. Questa vuole essere oltre che una liberazione,una
provocazione all'amministrazione,in quanto noi vediamo la
riqualificazione in maniera non speculativa e con imposizioni
dall'alto,come possiamo vedere nell'esempio di piazza Roma,ma in
maniera popolare e dal basso,facendo in modo che gli abitanti della
via e del quartiere decidano da soli cosa fare di uno spazio come
questo vuoto da almeno dieci anni. E siamo consapevoli che la giunta
ci racconterà come questo posto sia soggetto a progetti di
riqualificazione che saranno imminenti, ce lo racconterà sapendo di
mentire ancora una volta. Noi ribadiamo la necessità che posti vuoti
come questo vengano assegnati e liberati dal basso, riconsegnati alla
città e che diventino spazi di tutti, per tutti. Partiamo da Via
Carteria e ci diamo una prospettiva di lotta sempre più alta. Ex
Deposito Carcerario Autogestito 51." Dal progetto hanno preso vita una
palestra popolare "Riot51" situata sempre in via Carteria e lo
sportello sociale "La Rage" che si è reso protagonista di un
occupazione abbitativa (Via Bonaccorsa 20)
_______________________________________ Cos'è il progetto Degage:
"Siamo studenti, laureati, disoccupati, lavoratori precari, fuori
sede, giovani con il futuro a tempo determinato. Siamo quei ragazzi e
quelle ragazze che più volte hanno riempito le piazze in questi anni,
che hanno cominciato a sognare con il movimento dell’Onda
Studentesca del 2008, che hanno urlato “que se vayan todos” nelle
piazze eccitate del 2010. Le nostre giornate sono scandite fra una
sessione d’esame -mentre aumentano le tasse universitarie-, un
lavoro mal pagato, uno stage gratuito, un’autobus stracolmo -mentre
tolgono la riduzione per studenti-. Poi torniamo nella stanzetta a
casa dei nostri genitori o nel posto letto che dividiamo con una
ragazza abbastanza simpatica – e che paghiamo 300 euro al mese!-. Il
nostro Degage! vuol dire che non siamo più disposti a farci scandire
i tempi di vita dai prezzi soffocanti di questa crisi, vogliamo poter
progettare il nostro futuro, come più ci piace, e non come ci
impongono che debba essere. Degage! è stato lo slogan delle rivolte
tunisine che hanno portato alla cacciata del leader Ben Ali, vuol dire
“vattene”, “dimissioni”. Degage perchè vogliamo liberarci da
questa schiavitù, vogliamo poter inventare e sognare, costruirci
un’ipotesi di vita che vada oltre il termine del contratto di
collaborazione a progetto. Il futuro non è una concessione, per
questo non abbiamo voglia di chiederlo a nessuno, ma di riprendercelo.
Crediamo che dall’attivazione di ognuno di noi possa nascere
qualcosa di più: un laboratorio dove condividere saperi, un’aula
occupata dove riscoprire una nuova socialità, uno studentato dove
abbattere i costi dell’abitare. Una soluzione c’è ma dipende da
te! Degage! casaxtutti, tutti a casa!"
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28/11/2015 Last update