Giuseppe Cruciani
, che per anni dai microfoni della Zanzara ha “punto sul vivo” i soggetti più disparati facendo indignare i benpensanti di tutta Italia, arriva al
Teatro Storchi di Modena sabato 3 maggio (ore 21.00)
con il suo spettacolo di grandissimo successo, già sold out in numerose date della stagione. Si alza il sipario su “
VIA CRUX – Tutto quello che pensate e non avete il coraggio di dire”
, il
one-man-show
più scorretto, irriverente e dissacrante mai visto.
Uno
spettacolo orgogliosamente oltre i limiti
, nel suo stile liberale, libertario, individualista, anarchico e provocatore, scritto da
Giuseppe Cruciani
e
Sergio Bertolini
, con il contributo di
Francesco Borgonovo
e
Gilberto
Penza
, e prodotto da
Paolo Ruffini
con la sua
VERA Produzione
: lo show
strappa il velo del conformismo
per mettere in luce le
contraddizioni del nostro tempo
, le
iperboli perbeniste
e gli
accanimenti dell’opinione pubblica
contro lo sfortunato protagonista del giorno. Il tutto in pieno stile Cruciani: monologhi veloci e sferzanti, intrisi di irriverente sarcasmo e ironia oltraggiosa, perché per Cruciani
il limite tra ciò che si può o non si può dire non esiste
.
Con il linguaggio tagliente che lo ha reso celebre – e che lo rende irresistibile spesso anche agli occhi di persone “insospettabili” – Cruciani anche in questo show
smantella pezzo per pezzo
e senza guanti
l’informazione politicamente corretta
(e ideologicamente corrotta) che arriva ogni giorno sulle tavole degli italiani.
Lo stesso nome scelto per il suo spettacolo è evocativo, perché
sarà davvero una
via crucis
. Forte della sua
indipendenza di pensiero
ed estraneo a qualsiasi forma di condizionamento ideologico, influenza culturale o orientamento politico, Giuseppe Cruciani
regala con
Via Crux
un divertito
mashup
di spunti sull’attualità più becera e mistificatoria
, fatto di incessanti alti e bassi, e dove non si faranno concessioni o sconti a nessuno. Lungi dall’essere solo un monologo senza cui non ci sarebbe quella dialettica tanto cara a Cruciani, lo show è
interrotto da piccoli cortocircuiti
, che assumono le fattezze di
ospiti inaspettati
,
videocollegamenti
o
telefonate in diretta
e il
botta e risposta con il pubblico
presente in sala
. Insomma, uno spettacolo in cui
la vera libertà di pensiero ed espressione sarà l’unica a spuntarla
.
Nato nel lontano 1966,
Giuseppe Cruciani
vuole essere ricordato solo con una epigrafe sulla tomba: “
Creò la trasmissione più pazza del mondo
”. Si è laureato con una tesi sui comunisti rivoluzionari maoisti peruviani, ma poco importa. Ha la passione per la radio, la montagna d’estate, il calcio, il football americano e per la sua casa in Umbria. È ossessionato dalla libertà di espressione, come dimostra anche questo spettacolo.