“Negli anni ‘60 erano stati gli autori di uno dei rarissimi 45
giri usciti in quei tempi in regione, esaurito in brevissimo tempo e
ora introvabile, e con le loro canzoni – un rock moderato –
avevano girato i locali da ballo di tutto il Friuli Venezia Giulia,
regalando indimenticabili emozioni ai tantissimi appassionati. Qualche
anno dopo, i Ragazzi soli appesero gli strumenti musicali al
chiodo”. Così si leggeva nei giornali locali di qualche decennio
fa. I Ragazzi soli era uno dei gruppi musicali emergenti di quel
periodo d' oro della vita italiana, dove si conquistavano i benefici
della ricostruzione ed era come si conquistasse il mondo intero. Ennio
Zampa, voce e chitarra del Gruppo, ricorda quei sogni, quei viaggi,
quelle serate in balere cresciute come funghi nell' intero panorama
friulano. Fu un periodo anche di illusioni, di “americanate”, di
successi che facevano pensare perfino di “andare oltre Battisti” e
di facili seduzioni. Certo sono passati gli anni, ma Ennio Zampa non
ha ancora appeso la chitarra al chiodo. Anzi, è diventato un' icona
della musica friulana, cantautore intimista, interprete raffinato,
scrittore e poeta, con la lingua friulana sempre nel cuore, come quel
Dario che fa di cognome Zampa come lui ed è proprio suo fratello. Due
autori dello stesso sangue, che hanno percorso due strade uguali e pur
diverse, ma sempre con il Friuli dentro. Ennio domenica 21, alle
15.30, sarà al Mulino Braida di Flambro, protagonista di Spietant
Nadâl, con le sue poesie, i suoi racconti e, naturalmente, le sue
splendide canzoni. Parteciperà allo spettacolo Graziana Ciani. Sarà
un bel pomeriggio, in quell'angolo del Friuli delle risorgive, dove un
attempato (si può dire?) signore con la chitarra a tracolla saprà
parlare ancora d' amore, con stile garbato, con parole e musica vive,
come le acque di Flambro. Aspettando il Natale.
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09/12/2025 Last update