“Osservo, interiorizzo, poi mi distacco, mantenendo sempre le ragioni per cui dipingo ogni giorno, e per cui ogni artista cerca sempre un proprio percorso dell’arte attraverso cui esprimersi”
Cinzia Beccaceci La nuova personale di Cinzia Beccaceci presenta acquerelli e dipinti ad olio che coprono in gran parte il lavoro dell’artista, dagli esordi ad oggi, evidenziando il suo stile estremamente personale e riconoscibile. Accanto a tele di varie dimensioni che rappresentano un mondo fatto di oggetti quotidiani fluttuanti in un tempo sospeso, sono esposte opere di impegno sociale che parlano di donne, di emigrazione e di ecologia, che nella loro solo apparente semplicità, penetrano in chi osserva, imponendo di guardare e capire. La mostra è il risultato di un progetto corale, personale e collettivo, un lavoro di comunità, come lo ha definito la stessa artista, che vede la collaborazione con Amiche e Amici, uniti dall’intento di offrire una larga panoramica di tutta la sua attività artistica iniziata nel 1989. “Attraverso l’immaginazione illimitata e lo sguardo consapevole sulle cose e sulle persone, la pittura di Cinzia Beccaceci agisce mediante la trasfigurazione del banale – come scrive Paola Pallotta nel testo pubblicato in occasione della mostra – e afferra la qualità profonda degli oggetti e dei personaggi raffigurati, a volte raccontati con linee nette di contorno, a volte soltanto con espansioni di colore dal valore materico, ma sempre immersi nel ricordo di un sogno”. La volontà di entrare in contatto emotivo con la materia spinge l’artista a sperimentare tecniche e materie diverse: carte fatte a mano, tele preparate con il gesso e cartoncini Fabriano di alta grammatura accolgono tempere, acrilici, cere, resine e colle, come a rassicurare della tangibilità del processo creativo, per arrivare all’uso di gesso e cemento, ottenendo così i desiderati effetti di spessore e screpolatura, segni della modernità della sua ricerca.