La civiltà odierna è piu che mai vittima del consumismo sfrenato,
vestiti, elettrodomestici, RESTI TECNOLOGICI , plastica, oggetti di
uso e consumo di tutti i generi acquistati e poi gettati via. SERGIO
ANGELI NEI SUOI ITINERARI QUOTIDIANI RACCOGLIE, mette insieme e
assembla forme con tutto ciò che trova in strada, nei parchi e nelle
discariche abusive.Utilizzando i “resti del mondo” come stencil
crea e organizza nuovi mondi postumi dove i personaggi sembrano
creature e organismi di un probabile futuro scaturiti da ciò che
resta di una civiltà che sta via via indirizzandosi verso un
collasso.
“Un cimitero a cielo aperto abbandonato da noi, allontanato, già
consumato, diviene ossatura, struttura, meccanismo che attiva il
respiro, una morte che pretende di dare la vita, di essere l’essenza
stessa ed il senso più profondo della nostra esistenza. Se è vero
questo, non c’è una reale emergenza, perchè ogni cosa è come
previsto semmai per Angeli, una scoperta di ciò che è e non si può
evitare. Nell’inevitabile si affaccia lo spiraglio di una rinascita
che può forse accadere solo resettando ciò che ci ha preceduto,
ovvero, solo dopo la fine possiamo sperare in un nuovo inizio.
I reperti ritrovati non sono che la conferma di tutto questo, l’oggi
è già domani e nell’alternarsi delle ore, dei giorni e del tempo,
non possiamo trovare un senso. Ciò che era è già alla fine e il
corpo stesso, diviene forma impressa, che è immediatamente memoria.
Un presente inesistente che cerca pace e che solo nel gesto artistico
la può trovare, in questa smania Sergio Angeli stende sulla tela e
rimanda speranza, ma trema perchè conosce il destino . Una
archeologia mai superata, che si consuma e che è destinata a non
essere mai ora, qui, subito”. (dal testo critico di Monica Pirone)
Ad accompagnare la fase ricerca materiali saranno una serie di
installazioni nei luoghi simbolici sparsi nella città , parchi,
strade, parcheggi etc...dove l'artista realizzerà una sorta di
opera-bandiera che concepirà con i resti trovati nelle discariche e
che installerà sul sito.
In questa seconda fase del progetto itinerante l'artista sceglie un
rudere nel parco di Aguzzano, sito nel quartiere Rebibbia, scegliendo
di lasciare l'installazione site specific sul posto a tempo
indeterminato, dove la natura e il tempo modificheranno l'opera.
Sergio Angeli di volta in volta documenterà i cambiamenti dettati dal
temo che scorre.
art
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10/07/2025 Last update