La chiesa di Sant’Andrea riapre al pubblico come parte del progetto della Rete Romanica di Collina , che offre l’opportunità di riscoprire il patrimonio storico e culturale del Monferrato . L’iniziativa non si limita alla sola apertura della chiesa, ma comprende anche i Cammini del Romanico , che collegano le varie chiese della zona. I visitatori potranno percorrere i sentieri che attraversano il suggestivo paesaggio collinare, ricco di flora e fauna , immergendosi in un’esperienza che unisce arte, storia e natura. Durante il percorso pensato per includere la visita al sito, ovvero quello Cerreto d’Asti – Mondonio, è possibile visitare la chiesa di Santa Maria di Raseto. I dettagli del cammino romanico per visitare i due edifici, si possono consultare al seguente link . Chiesa di Sant’Andrea di Casaglio La chiesa si trova nella frazione Casaglio (dal latino Casalis ), su un crinale collinare parallelo all’abitato di Cerreto , a quota 321 m s.l.m. . L’insieme dei tetti in coppi degli edifici circostanti, probabilmente di origine monastica , crea un’atmosfera suggestiva, con il piccolo piazzale erboso che sembra accoglierli. Dalla chiesa si gode un paesaggio unico : a est si intravede Cerreto , mentre a sud l’orizzonte è dominato dall’ arco delle Alpi Marittime e dall’ Appennino ligure . Poco distante passa la carrareccia che conduce a Passerano-Marmorito , dove sorge il maestoso Castello dei Conti Radicati di Passerano . Notizie storiche Un documento del 1008 attesta l’esistenza del borgo, della chiesa e del monastero . Il vescovo di Asti Alrico donò questi territori alle monache benedettine di Sant’Anastasio di Asti , che ne mantennero la proprietà fino al 1803 , quando furono espropriati da Napoleone Bonaparte . Tra il XIII e il XV secolo , gli abitanti di Casaglio si trasferirono nel borgo fortificato di Cerreto . L’edificio subì un’importante trasformazione tra il 1645 e il 1658 : la chiesa, ormai fatiscente, fu parzialmente demolita , mantenendo solo la navata centrale . I restauri del 1993 hanno restituito all’edificio il suo aspetto originario , con una facciata in mattoni a vista e un portale in arenaria e cotto . Descrizione La chiesa ha oggi un’unica aula rettangolare . I muri perimetrali furono demoliti e ricostruiti , riutilizzando i materiali dell’edificio precedente. L’ asimmetria della facciata è dovuta allo spostamento del fianco sud di 70 cm per ampliare la navata. Seguendo la tradizione delle chiese romaniche , la facciata è orientata a ovest , mentre l’ abside e l’altare guardano a est , verso il sole nascente . Elementi architettonici principali Il portale romanico, con arco falcato in arenaria e mattoni, è decorato con il motivo a “denti di sega”. All’interno, la chiesa è coperta da una volta a botte su cornice in gesso. Nell’angolo nord-ovest si trova un capitello romanico scolpito con foglie di acanto. Un saggio archeologico evidenzia la presenza di un basamento e un frammento di colonna appartenenti alla chiesa originaria. Curiosità Cerreto fu per secoli terra di frontiera , teatro di battaglie che hanno lasciato traccia nella toponomastica locale. Esempi significativi sono le località Sentinella e Nonplusultra , testimoni della storia travagliata di questo territorio. Struttura geografica della rete L’accoglienza, la visita e la conoscenza delle 26 abbazie e chiese romaniche , nel territorio tra Po e Monferrato, fanno da corona a Santa Maria di Vezzolano, importante abbazia romanica situata nel comune di Albugnano. Oltre alla sua funzione spirituale, l’abbazia, sorta sul finire dell’XI secolo, era anche un centro di accoglienza per i pellegrini e di diffusione della cultura religiosa. La sua posizione strategica nel paesaggio monferrino la rendeva un punto di riferimento per il territorio circostante. La Rete Romanica di Collina ne rappresenta un “perimetro” o una cornice, contribuendo a creare un insieme di grande importanza storica e culturale .