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Eventi Saul Leiter. Una finestra punteggiata di gocce di pioggia
martedì 1 Aprile 2025 - domenica 27 Luglio 2025 « Premio Cramum –
Undicesima edizione Concorso di Fotografia Città di Latina – Terza
edizione » sede: Belvedere della Reggia di Monza (Monza) . cura: Anne
Morin . L’esposizione, dal titolo “Saul Leiter. Una finestra
punteggiata di gocce di pioggia”, si compone di 126 fotografie in
bianco e nero, 40 fotografie a colori, 42 dipinti e rari materiali
d’archivio, come riviste d’epoca originali e un documento filmico.
La mostra, che include sia stampe vintage che moderne, primi lavori
sperimentali e fotografie di moda realizzate durante le sue
collaborazioni con Harper’s Bazaar, rivela con evidenza cosa
distingue nettamente Saul Leiter dai suoi contemporanei e perché la
sua opera continui a influenzare la fotografia di oggi. Mentre i suoi
contemporanei cercavano di catturare la grandezza e la modernità di
New York, Leiter ha intrapreso una strada radicalmente diversa. Ha
trasformato i momenti quotidiani in composizioni liriche e intimiste,
trovando poesia nel vapore che sale dai tombini, negli ombrelli sotto
la pioggia e nei riflessi delle vetrine, un realismo fiabesco composto
da persone, oggetti, strade, pioggia, neve, elementi più sbirciati
che osservati. La sua visione distintiva ha rifiutato lo stile
documentaristico popolare della sua epoca, creando invece quello che
potremmo chiamare “haiku fotografici” – scorci intimi della vita
che fondono realtà e astrazione. “Leiter si divertiva con ciò che
vedeva. Non era interessato al carattere egemonico di New York o alla
sua mostruosa modernità – spiega la curatrice Anne Morin. Inventava
giochi ottici, intrecci di forme e piani che nascondono e rivelano
ciò che giace negli intervalli, nelle vicinanze, nei margini
invisibili.” A differenza dei suoi colleghi che enfatizzavano la
nitidezza, Leiter ha abbracciato l’ostruzione – fotografando
attraverso finestre appannate, tessuti e condizioni meteorologiche che
altri fotografi evitavano. Questi elementi sono diventati parte
integrante del suo stile compositivo, creando immagini multistrato che
sembrano più dipinti che fotografie. Il suo uso pionieristico del
colore, iniziato attorno al 1948, ha anticipato di decenni
l’accettazione della fotografia a colori nell’arte. Mentre altri
consideravano il colore volgare o commerciale, Leiter lo ha impiegato
come elemento espressivo, saturando le sue immagini con tonalità
audaci che trasformano le ordinarie scene di strada in composizioni
astratte. Questo lo distingueva dagli artisti della contemporanea
Scuola di New York attirando le attenzioni del mondo della moda, con
il quale iniziò a collaborare scattando per Esquire, Harper’s
Bazaar e, nei successivi venti anni, per Show, Elle, British Vogue,
Queen e Nova. La mostra evidenzia in modo unico la doppia identità di
Leiter come pittore e fotografo, dimostrando come la sua sensibilità
pittorica abbia influenzato il suo lavoro fotografico. La sua
formazione nella pittura lo ha portato ad approcciarsi alla fotografia
a colori con una sofisticazione senza precedenti, trattando ogni
fotogramma come una tela. “Non ho una filosofia. Ho una macchina
fotografica – diceva Leiter. Guardo attraverso la macchina
fotografica e scatto foto. Le mie fotografie sono la minima parte di
ciò che vedo che potrebbe essere fotografato. Sono frammenti di
possibilità infinite”. Questo approccio senza pretese gli ha
permesso di catturare momenti di grazia nella vita quotidiana che
altri fotografi, appesantiti dalla teoria artistica, spesso non
vedevano. Il suo lavoro suggerisce che la bellezza non esiste nei
grandi momenti, ma negli intervalli silenziosi della vita di tutti i
giorni. Antidivo e refrattario alla fama, Leiter – che pubblica con
costanza volumi fotografici e prende parte a importanti monografiche
negli Stati Uniti e in Europa – nel corso della sua carriera darà
alla stampa solo una parte dei suoi lavori, lasciandone la maggior
parte in negativo, come a celare l’aspetto più intimo e puramente
artistico della sua produzione. Tanto che nel 2018, cinque anni dopo
la sua morte, emerse un corpo di opere dell’artista poco conosciuto:
nudi in bianco e nero, scattati principalmente tra la fine degli anni
‘40 e i primi anni ‘60, frutto delle collaborazioni tra Leiter e
le donne della sua vita. C’è un ordine nascosto nel lavoro di Saul
Leiter che è difficile da spiegare, e questo è probabilmente ciò
che lo rende un vero poeta. “Le immagini di Leiter durano quanto il
battito di un ciglio, posizionate sul bordo di qualcosa. Sono
istantanee, forme brevi, frammentate, come annotazioni, dichiarazioni
di realtà, realizzate con una maestria e una metrica che ricorda gli
haiku: Il gesto di Leiter è quello di un calligrafo quando fotografa
veloce, preciso, senza scuse”. Anne Morin Immagine in evidenza Saul
Leiter, Untitled, undated © Saul Leiter Foundation (part.) Salva nel
tuo calendario Google Calendar iCalendar Outlook 365 Outlook Live
Dettagli Inizio: martedì 1 Aprile 2025 Fine: domenica 27 Luglio 2025
Categoria Evento: Mostre Tag Evento: Belvedere della Reggia di Monza ,
Monza Luogo BELVEDERE DELLA REGGIA DI MONZA Viale Brianza, 1 Monza ,
20900 Italia + Google Maps Visualizza il sito del Luogo « Premio
Cramum – Undicesima edizione Concorso di Fotografia Città di Latina
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02/04/2025 Last update