Dopo il felice esordio nel 2022, confermato con il Middle MonFest 2023
incentrato sull’ antologica di Maria Vittoria Backhaus, la nuova e
seconda edizione si svolgerà dal 30 novembre 2024 al 4 maggio 2025.
MonFest continua il proprio percorso nel segno di un’ identità
tracciata fin da subito all’insegna del confronto della fotografia
con le altre arti, e della contaminazione tra passato e presente.
Programma Un vasto programma di mostre fotografiche è stato studiato
ad hoc per coinvolgere un pubblico più ampio ed eterogeneo possibile
e intende, anche quest’anno, proseguire nel circuito virtuoso
ottenuto con la presentazione di esposizioni ed eventi di alto
livello. Il tema di questa seconda edizione è ON STAGE e le parole
chiave sono Cinema Teatro Musica, attorno a cui è costruito un ricco
caleidoscopio di inedite visioni fotografiche che vanno ad occupare
alcuni dei luoghi più belli e simbolici di Casale Monferrato. Mostre
al Castello Il suggestivo Castello del Monferrato sarà la sede
principale del festival dove trovano accoglienza ben 14 esposizioni
delle 18 previste. Le mostre sono aperte sabato, domenica e festivi
dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00. La Settima Arte Di
Mimmi Cattarinich A cura Armando Cattarinich e Maurizio Presutti Vuole
offrire un’immersione nella magia totalizzante del cinema fino agli
anni Duemila. Dai divi come Sophia Loren, Marcello Mastroianni, Pedro
Almodóvar, la grande Maria Callas, ai dietro le quinte di grandi
protagonisti come Federico Fellini, Pier Paolo Pasolini o John
Cassavetes e i ritratti più incisivi di attori come Roberto Benigni,
Gigi Proietti fino a Monica Bellucci e Penélope Cruz. Cinema on the
Road Di Fiorella Baldisserri A cura Elena Givone e Marieteresa
Cerretelli È una mostra / reportage. Nel 2009, Francesca Truzzi e
Davide Bortot hanno fatto una straordinaria scelta di vita. Hanno
comprato un vecchio camion e lo hanno trasformato in una casa mobile,
con l’intenzione non solo di viverci ma di viaggiare per il mondo e
proiettare film, equipaggiandola con pannelli solari e dotandola di
tutte le attrezzature necessarie per creare un cinema sotto le stelle
ovunque andassero. Questa mostra, accolta negli spazi del Castello,
racconta i loro spostamenti e la loro vita quotidiana dal 2022 sia in
Italia che all’ estero. Visioni Di Gabriele Croppi A cura Susanna
Scafuri È un lavoro che parte dai fotogrammi di quattro caposaldi
della Storia del cinema: Metropolis di Fritz Lang (1927) Quarto Potere
di Orson Welles (1941) Stalker di Andrej Tarkovskij (1979) Il cielo
sopra Berlino di Wim Wenders (1987) Per arrivare ad una elaborazione
digitale personale e emozionale. Nel solco della sua poetica, che si
incentra sull’ indagine del rapporto tra la fotografia e le altre
arti, realizza un corpus di opere trasfigurate in una sintesi
estetica. La passione per la scena – Il Living Theatre (1967-1984)
Di Carla Cerati A cura Elena Ceratti È un tuffo negli anni Sessanta,
in cui la Cerati inizia a interessarsi al lavoro della compagnia
newyorkese, fondata da Julian Beck e Judith Malina nel 1947. Tra il
1967 e il 1968 il Living propone in Europa tre degli spettacoli più
iconici del suo repertorio: Antigone Frankenstein Paradise Now che
Carla Cerati fotografa a Milano, Modena e Avignone. Prima che accada
Di Luca Canonici A cura Giovanna Calvenzi e Andrea Elia Zanini
Canonici propone un’ indagine in bianco e nero sui momenti che
precedono l’inizio della rappresentazione teatrale. Questo progetto,
commissionato dall’ editore e gallerista Mario Peliti, raccoglie una
serie di immagini realizzate nel corso di dieci anni e documenta
luoghi, persone e situazioni di cui Canonici è stato testimone
durante la sua carriera di cantante, insegnante, direttore artistico o
semplice spettatore. Teatralità Di Patrizia Mussa A cura Giovanna
Calvenzi e Andrea Elia Zanini Patrizia Mussa racconta i teatri
italiani che sta indagando da oltre un decennio. In mostra una
selezione di opere fotografiche con interventi di coloritura a mano
con pastelli. Il progetto è l’esito di una ricerca svolta
nell’arco di diversi anni attraverso un viaggio in Italia, con soste
nei teatri storici e nell’ architettura più sontuosa e
spettacolare, che punteggia l’intera penisola, da nord a sud, da
Venezia e Torino a Palermo e Segesta. Al punto fermo del mondo che
ruota Di Lia Pasqualino A cura Giovanna Calvenzi e Andrea Elia Zanini
Lia Pasqualino costruisce una serie di formidabili quadri che fermano
alcuni momenti delle rappresentazioni teatrali. Claudio Abbado.
Immagini di suoni Di Cesare Colombo A cura Sabina e Silvia Colombo Le
curatrici Sabina e Silvia Colombo presentano una selezione di
fotografie del Maestro Claudio Abbado. La prima parte lo ritrae
durante le prove di un concerto al Teatro alla Scala nel 1965. Nella
sezione seguente è raccolta una serie di immagini relative alla
tournée europea di Abbado con i Berliner Philharmoniker nel 1996.
Sono presenti anche fotografie del 2008 relative alla rappresentazione
di Pierino e il lupo, con Abbado alla direzione dell’ Orchestra
Mozart e con la voce recitante di Roberto Benigni. Beatles Di Maria
Vittoria Backhaus A cura Luciano Bobba Sono già trascorsi 50 anni da
quando i Beatles suonarono in Italia per la prima volta. Era il 24
giugno 1965, i Beatles sbarcano a Milano e al Velodromo Vigorelli si
esibiscono in concerto. Nei provini esposti in grande formato,
scorrono i momenti salienti di quell’evento, documentati da Maria
Vittoria Backhaus. Sounding Pictures Di Roberto Polillo A cura Marco
Pennisi Da Miles Davis a Cecil Taylor, da Duke Ellington a Count
Basie, Roberto Polillo a partire dal 1962 fotografa i giganti del jazz
nei concerti di Milano e dintorni, al seguito di suo padre Arrigo
Polillo. Continua fino al 1975 e le sue immagini di grande impatto
riflettono la documentazione delle performance ma rappresentano una
magica rappresentazione visiva della musica stessa. Jazz Spirit Di
Pino Ninfa A cura Stefano Zenni È un altro bel viaggio all’interno
del mondo del jazz. Storie su e giù dal palco, fra luoghi sacri e
architetture profane, in mezzo alla natura o in riva al mare,
inseguendo un gesto o un riflesso, aspettando il momento decisivo,
sempre e comunque all’insegna di un racconto. Pictures of You Di
Henry Ruggeri A cura Mattia Priori Una raccolta di immagini memorabili
e di ricordi, estrapolati dalla storia di concerti ed eventi
partecipati da Ruggeri. Attraverso una app gratuita, l’iconica voce
del giornalista e dj radiofonico Massimo Cotto sarà messa al servizio
di questa mostra spettacolare, a raccontare quegli attimi di gloria
grazie al contributo di una memoria orale indimenticabile. Ten Years
of Rock and Roll Di Mathias Marchioni A cura Luciano Bobba Marchioni
festeggia al MonFest i 10 anni di carriera con l’esposizione di
ritratti di big indimenticabili ed eventi seguiti da folle oceaniche.
Dal palco di Bruce Springsteen nel tour italiano The River Tour a
Lenny Kravitz, da Liam Gallagher agli Iron Maiden, Red Hot Chili
Peppers e molti altri ancora. S.P.B. (Sensitive Portrait Box) Di
Alessandro Ando Magagna In questa performance, SPB è l’acronimo di
Sensitive Portrait Box: una cabina nera, una sorta di scatola in cui
una volta entrati ci si isola dal mondo esterno. La persona che
partecipa alla performance deve solo entrare, sedersi e sentirsi
libera. Di fronte al viso un foro e l’obiettivo della macchina
fotografica. Due scatti, due pose: una in silenzio, l’altra con la
musica. Due pose che verranno messe insieme in un’unica foto
stampata immediatamente in formato 10×15 in bianco e nero. Come nasce
Monfest MonFest nasce come un festival biennale dedicato alla
fotografia, un evento che fin dalla sua prima edizione ha saputo unire
arte, cultura e comunità. Grazie alla visione della sua direttrice,
Mariateresa Cerretelli, e al supporto del Comune di Casale Monferrato,
MonFest si è affermato come un appuntamento di rilievo nel panorama
artistico italiano, in grado di attrarre non solo nomi affermati della
fotografia internazionale. Ma anche giovani talenti, circoli di
appassionati e amatori, studenti e professionisti. Il cuore di MonFest
è la fotografia, un linguaggio universale capace di raccontare
storie, emozioni e visioni del mondo contemporaneo. In ogni edizione,
il festival si trasforma in un palcoscenico straordinario dove si
intrecciano percorsi creativi e artistici, aprendo spazi di dialogo e
confronto tra culture e generazioni diverse. Il valore distintivo di
MonFest risiede nella sua capacità di mettere in rete il territorio:
la città di Casale Monferrato e le sue istituzioni diventano parte
integrante del festival, creando un ambiente inclusivo dove arte e
comunità si fondono. Grazie alla partecipazione di partner pubblici e
privati, MonFest è non solo un’occasione di crescita culturale, ma
anche uno strumento di promozione territoriale che celebra la bellezza
e l’identità del Monferrato.
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24/03/2025 Last update