L’artista Ermal Meta debutta nel mondo della musica entrando come
chitarrista nel gruppo Ameba 4 con cui, nel 2006, prende parte al
Festival di Sanremo nella sezione Giovani. Nel 2007 fonda, a Bari, la
band La Fame di Camilla con cui incide tre album in studio tra il 2009
e il 2012. La band tiene molti concerti dal vivo e nel 2010 concorre
nella sezione Giovani del Festival di Sanremo. Dopo lo scioglimento
del gruppo, Meta si dedica all’attività di autore e scrive testi
per cantanti molto noti, tra cui Emma, Francesco Renga, Marco Mengoni
e Francesca Michielin. Nel 2014 esce in radio il suo primo singolo da
solista, Lettera a mio padre. L’anno successivo esce il suo nuovo
singolo, Odio le favole, e Meta partecipa alla sezione Giovani di
Sanremo venendo selezionato per la categoria Nuove Proposte
dell’anno successivo. Nel 2016 esce Umano, il suo primo album da
solista. Nel 2017 è in gara tra i Big di Sanremo con il brano Vietato
Morire e si classifica terzo. Nello stesso anno lancia il suo nuovo
album, Vietato Morire, da cui, tra gli altri, è estratto anche il
singolo Piccola Anima in collaborazione con Elisa. Nel 2018 partecipa
a Sanremo e vince in coppia con Fabrizio Moro con il brano Non mi
avete fatto niente. Nel 2021 arriva il suo quarto disco, Tribù
Urbana, anticipato dal singolo No satisfaction. Nello stesso anno
partecipa al Festival di Sanremo e si classifica terzo con il brano Un
milione di cose da dirti. Nel 2022 Meta debutta come scrittore con
Domani e per sempre, edito da La Nave di Teseo, e ha già venduto i
diritti a Palomar per il rifacimento in una serie Tv. L’anfiteatro A
contatto con la natura è visivamente abbracciato dalla cerchia delle
Alpi, col Monviso da un lato e i dolci declivi delle colline delle
Langhe dall’altro. Una gradinata scende verso il palco, chiuso alle
spalle da quinte composte da grandi blocchi di pietra “da
scogliera”, massi recuperati che danno alla costruzione un senso
arcaico di solidità, quasi a voler sfidare il tempo. Un palcoscenico
a contatto del cielo davanti a una platea realizzata sul declivio
erboso, con piccoli terrazzamenti digradanti fino allo specchio
d’acqua che separa il pubblico dalla scena dominata al centro della
scena dalla scultura “Anima”: una grande maschera di sette metri,
commissionata all’ artista saluzzese Germana Eucalipto. L’opera
vuole esprimere il significato del progetto: un luogo dedicato
all’arte, alla musica, al teatro.
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19/07/2024 Last update