La chiesa di San Lorenzo riapre al pubblico come parte del progetto
della Rete Romanica di Collina, che offre l’opportunità di
riscoprire il patrimonio storico e culturale del Monferrato.
L’iniziativa non si limita alla sola apertura della chiesa, ma
comprende anche i Cammini del Romanico, che collegano le varie chiese
della zona. I visitatori potranno percorrere i sentieri che
attraversano il suggestivo paesaggio collinare, ricco di flora e
fauna, immergendosi in un’esperienza che unisce arte, storia e
natura. Durante il percorso pensato per includere la visita al sito,
ovvero quello Montiglio Monferrato – Scandeluzza, è possibile
visitare anche il Santuario della Madonna del Carmine, la chiesa dei
Santi Sebastiano e Fabiano e la trecentesca cappella di Sant’Andrea
che contiene affreschi del “Maestro di Montiglio”. Da segnalare la
caratteristica e unica presenza di almeno cinquanta meridiane antiche
e moderne sulle facciate degli edifici cittadini di Montiglio. I
dettagli del cammino romanico per visitare i tre edifici, si possono
consultare al seguente link. Chiesa di San Lorenzo Situata su un colle
a 600 m dall’abitato di Montiglio, la chiesa era originariamente la
chiesa del villaggio e fu menzionata per la prima volta nel X secolo
come una delle 12 pievi medievali della Diocesi di Vercelli. Nel
Trecento, amministrava dieci chiese locali e riceveva le decime. Nel
Cinquecento, passò alla Diocesi di Casale, perdendo il titolo di
pieve e di chiesa parrocchiale. Nel 1577 divenne chiesa cimiteriale,
mentre una nuova parrocchiale venne edificata ai piedi del castello.
Trasformazioni Architettoniche Dell’edificio originario romanico
rimane poco, ma un disegno anteriore al 1783 testimonia la sua
struttura a tre navate con absidi semicircolari. Nel Settecento, la
chiesa fu ampiamente modificata: le navate laterali furono ridotte a
cappelle, le absidi laterali eliminate e la facciata ricostruita prima
in stile neoclassico (inizio Ottocento) e poi nuovamente tra il 1955 e
il 1959, nella forma attuale a salienti. Esterno La facciata è
recente, con un portone centrale e un rosone. Sul lato sud si trovano
tre monofore scolpite, mentre l’abside alterna mattoni rossi e
pietra chiara, con decorazioni tra cui mostri apotropaici per
scacciare gli spiriti maligni. Interno L’interno è a navata unica,
con copertura a botte in mattoni e quattro archi longitudinali per
lato, che introducono nelle cappelle laterali. I pilastri cruciformi
sono ornati da capitelli scolpiti con figure mostruose, sirene
bicaudate, tralci di vite e uccelli con chicchi d’uva nel becco.
L’altare, in pietra su basamento in mattoni, è di costruzione
recente. Chiesa dei Santi Sebastiano e Fabiano La chiesa sorge su una
collina nei pressi del cimitero di Scandeluzza, integrandosi nella sua
cinta muraria. È l’edificio sacro più antico del paese, menzionato
già nel 1298 come “ecclesia Sancti Stephani de Taxio”.
Inizialmente centro religioso del villaggio, divenne cappella
cimiteriale dopo lo spopolamento dell’area. La facciata a capanna,
in mattoni a vista, presenta un portale scolpito. L’abside, in
pietra e mattoni, è decorata con archetti pensili e una cornice
scolpita. All’interno si trovano affreschi, tra cui Cristo con i
Santi Sebastiano e Fabiano, e decorazioni ottocentesche di Cesare
Pifferi. Struttura geografica della rete L’accoglienza, la visita e
la conoscenza delle 26 abbazie e chiese romaniche, nel territorio tra
Po e Monferrato, fanno da corona a Santa Maria di Vezzolano,
importante abbazia romanica situata nel comune di Albugnano. Oltre
alla sua funzione spirituale, l’abbazia, sorta sul finire dell’XI
secolo, era anche un centro di accoglienza per i pellegrini e di
diffusione della cultura religiosa. La sua posizione strategica nel
paesaggio monferrino la rendeva un punto di riferimento per il
territorio circostante. La Rete Romanica di Collina ne rappresenta un
“perimetro” o una cornice, contribuendo a creare un insieme di
grande importanza storica e culturale.
culture
32
Views
10/07/2025 Last update