In occasione dell’edizione 2025 delle Giornate Internazionali delle
Case Museo, indette dall’ Associazione Nazionale Case della Memoria
per celebrare le vite dei personaggi illustri italiani e
internazionali, il Museo Civico Casa Cavassa sarà accessibile a
tariffa ridotta nel primo weekend di aprile. Casa Cavassa Simbolo del
rinascimento saluzzese, Casa Cavassa fu edificata prima del XV secolo
e fu proprietà di Galeazzo Cavassa e del figlio Francesco, vicari del
marchesato di Saluzzo. Nel 1505 Francesco Cavassa fece decorare
l’edificio secondo un programma colto, aggiornato sui nuovi modelli
figurativi del Rinascimento e sulle nuove tendenze stilistiche diffuse
in area padana. Dopo la sua morte Casa Cavassa iniziò una lenta
decadenza che durò fino al 1883 quando fu acquistata dal marchese
Emanuele Tapparelli d’Azeglio, nipote dello scrittore Massimo, che
intraprese poderosi lavori di ristrutturazione. I restauri
commissionati recuperarono l’aspetto rinascimentale dell’edificio.
Per l’allestimento delle sale, il marchese Tapparelli procedette
all’acquisizione di oggetti d’arte che potessero documentare i
Cavassa e, più in generale, di opere databili al XV o XVI secolo,
provenienti dal mercato antiquario o donate da collezionisti (dando in
tal modo un contributo fondamentale alla tutela del patrimonio
storico-artistico locale). Infine, per completare l’allestimento, il
marchese commissionò ad alcune botteghe artigiane la costruzione di
mobili che riproducessero le forme dell’arte tardogotica e
rinascimentale. Attualmente è sede del museo civico che si presenta
in una sequenza di 15 sale con soffitti lignei dipinti e pareti
decorate. All’interno delle sale sono ospitate alcune significative
opere d’arte appartenute alla collezione dazegliana.
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09/07/2025 Last update