Martedì 18 marzo 2025 alle ore 19.30 debutta in prima nazionale al
Teatro Gobetti Rachel Carson. La signora degli oceani, testo di
Massimiano Bucchi, per la regia di Marco Rampoldi, interpretato da
Laura Curino. Le scene sono di Lucio Diana, i costumi di Agostino
Porchietto, il disegno luci di Alessandro Bigatti. Lo spettacolo,
prodotto da Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, Tangram
Teatro, Associazione Culturale Muse, in collaborazione con il Festival
Internazionale dell'Agricoltura Coltivato, resterà in scena per la
stagione in abbonamento fino a domenica 23 marzo 2025. "Avrei potuto
dire con Emily Dickinson: non ho mai visto una brughiera, non ho mai
visto il mare. Eppure so com’è fatta l’erica, e come è fatta
un’onda". Rachel Carson, nata nel 1907 in una fattoria della
Pennsylvania, non aveva mai visto il mare fino a vent’anni, quando
decise di specializzarsi in biologia marina. Fu l’inizio di una
conoscenza profonda e di una grande passione, passione per il mare e
per una scrittura nitida e poetica. "Chi può dire di conoscere
l’oceano? Né io né voi, con i nostri sensi terreni, conosciamo la
schiuma e l’onda che si abbatte sul granchio nascosto sotto le
alghe, nello specchio d’acqua creato dai flussi di marea, tra le
rocce dove ha la sua dimora; o il ritmo del lungo, lento ingrossarsi
dell’oceano, dove banchi di pesci erranti cercano le prede e a loro
volta diventano preda e il delfino infrange le onde per respirare in
superficie. Né possiamo conoscere le vicissitudini della vita sul
fondo dell’oceano, dove la luce del sole, che filtra attraverso una
massa di acqua profonda un centinaio di metri, non è che un debole
chiarore bluastro e dove si adagiano la spugna e il mollusco, la
stella marina e il corallo, dove sciami di pesci minuscoli brillano
nell’oscurità come una pioggia argentea di meteore, e le anguille
stanno in attesa tra le rocce". Il mare attorno a noi, scritto come
una biografia del mare, divenne un bestseller in tutto il mondo. Ma
Rachel Carson è nota soprattutto per il suo ultimo libro, Primavera
silenziosa (1962). Al centro non più la meraviglia, ma la
preoccupazione per il degrado dell’ambiente, del paesaggio, delle
specie vegetali e animali. Un grido di allarme sullo stato
dell’ambiente che scosse le coscienze in America e poi in tutto il
mondo. Primavera silenziosa è stata una delle scintille che hanno
acceso la nostra coscienza ecologica, oltre che un esempio di quale
impatto possa avere la parola scritta, se arriva al posto giusto e nel
momento giusto. Proprio come le onde del mare che tanto affascinavano
Rachel. Attraverso le voci della protagonista, della sua grande amica
e forse amante Dorothy, dei suoi feroci critici, Laura Curino
ricostruisce una delle figure più drammatiche e influenti del secolo
scorso, a sessant’anni dalla sua scomparsa.
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12/03/2025 Last update