Il Paradiso è un giardino selvatico - Workshop con Antonio Perazzi

Da cosa si parte nel progettare un giardino al limite del paesaggio? Come si gestisce il selvatico? Quale è il ruolo delle piante spontanee nel giardino? Che posto hanno le piante coltivate nel territorio esteso? Ogni giardino ha sempre un punto in cui deve dialogare con il paesaggio. Perfino quando confina con parti agricole o con la città, o altri luoghi prettamente antropizzati, deve fare i conti con quel mondo che si genera spontaneamente fatto di piante (e animali) selvatici. Per alcuni la gestione della natura spontanea rappresenta una spesa, addirittura una lotta contro i mulini a vento, ma non per i giardinieri. Chi ama la natura frequenta il giardino e chi ne ha uno proprio, sa che la sua gestione, quando è ben programmata, serve a trasformare il paesaggio in arte. Durante questo workshop andremo a passeggiare in un giardino segreto all’interno della Riserva naturale del pino d’Aleppo tra il fiume Ippari e Acate, parleremo di piante coltivate e di selvatiche, autoctone o aliene, e anche un po’ di giardini del futuro. E' previsto lo spostamento con un pullman da Radicepura alla Riserva e ritorno e il packed lunch per le due giornate Materiali necessari: scarpe da trekking, macchina fotografica, taccuino, pendrive  Speaker Scrittore, botanico, accademico, paesaggista ha lavorato in Francia, Russia, India, Austria, Canada, Usa, Cina, Kuwait, Marocco. È stato professore a contratto al Politecnico di Milano e collabora con diverse testate nazionali ed internazionali, ha pubblicato Contro il Giardino per Ponte alle Grazie e Foraverde per Maestri di Giardino e firma la rubrica Bustine di paesaggio sul mensile Gardenia. ___________________________________________________________________________________ What do we start by designing a garden at the edge of the landscape? How do you manage the wild? What is the role of wild plants in the garden? What place do the plants grown in the extended area have? Every garden always has a point where it has to dialogue with the landscape. Even when it borders on agricultural parts or with the city, or other purely man-made places, it must come to terms with that world that is spontaneously generated from wild plants (and animals). For some the management of spontaneous nature represents an expense, even a struggle against windmills, but not for gardeners. Those who love nature frequent the garden and those who have their own, know that its management, when well planned, serves to transform the landscape into art. During this workshop we will go for a walk in a secret garden within the Aleppo pine nature reserve between the Ippari and Acate rivers, we will talk about cultivated plants and wild, indigenous or alien plants, and also some gardens of the future. Transfert to the Oasi and packed lunch for both days included Equipment: trekking shoes, camera, notes, pendrive Speaker Writer, botanist, academic and landscape architect, he has worked in France, Russia, India, Austria, Canada, USA, China, Kuwait, Morocco. He was an adjunct professor at the Politecnico di Milano and collaborated with several national and international newspapers, published Contro il Giardino for Ponte alle Grazie and Foraverde for Garden Masters and signed the Landscape Sachets column on the monthly Gardenia.