Alessandra Galardi, in questa mostra personale, presenta dipinti che recano forte e indelebile la sua indomita ricerca sull'arcaicità e sulla contemporaneità. Usa la pomice su tela per non eludere il legame tra uomo e terra, legame ancestrale, come acqua e colore da cui scaturiscono acquerelli dal forte impatto visivo.
L'artista, che è stata assistente di Giuliano Ghelli dal 1990 fino alla sua morte avvenuta il 15 febbraio 2014, è in questa occasione protagonista e quasi prosecutrice di una grande tradizione fiabesca a cui non dispiace la narrazione figurativa e, al contempo, simbolica. La pittrice narra la
vicissitudine dell'uomo nel suo viaggio sulla terra, fin dalla sua stessa comparsa. Un percorso colorato porta il protagonista a incontri impensati e persino a misurarsi sia con le forze della natura che con quelle della fantasia. "Presento Alessandra Galardi - afferma Giovanna M. Carli - perché merita di intraprendere un suo proprio percorso all'interno dell'arte visiva. Mi interessa la sua narrazione in cui l'uomo si perde e si ritrova di continuo".