IL SENSO DELLA MUSICA CONFERENZA CONCERTO Claudio Sessa: Such Sweet
Thunder Musiche di Duke Ellington Esecuzioni musicali a cura
dell'Ensemble Ellingtoniana Il pianista e caporchestra Edward K.
“Duke” Ellington (1899-1974) è stato uno dei massimi jazzisti di
tutti i tempi e fra i maggiori compositori statunitensi. Per un
cinquantennio ha guidato la propria orchestra, nella quale si sono
alternate decine di storici musicisti, esibendosi in tutto il mondo e
incidendo centinaia di dischi a proprio nome. La sua opera ha
attraversato la storia del jazz, confrontandosi da una prospettiva
totalmente originale con ogni sviluppo di questa musica. Autore di
decine di grandi successi popolari (“Sophisticated Lady”, “Mood
Indigo”, “Solitude”, “Caravan”, “It Don’t Mean A
Thing”, “In A Mellotone”, “Satin Doll” sono solo alcuni di
essi) e di innovative esecuzioni adatte alla misura temporale dei
dischi a 78 giri, nel tempo si è dedicato sempre più spesso anche ad
ampi affreschi musicali, dei quali la suite scespiriana è sempre
stata una delle più apprezzate dalla critica e dal pubblico.
L’opera è stata realizzata a quattro mani assieme a Billy Strayhorn
(1915-1967), anch’egli pianista e compositore, che dal 1939 alla
morte fu il suo principale collaboratore. Fra i brani più conosciuti
realizzati da Strayhorn si annoverano “Take The A Train”, “Lush
Life”, “Day Dream”, “Lotus Blossom”. Il programma prevede
una selezione dalla suite “Such Sweet Thunder”, realizzata nel
1957 da Duke Ellington e Billy Strayhorn per celebrare l’opera di
William Shakespeare. Verranno eseguiti i brani “Such Sweet
Thunder”, “Sonnet To Hank Cinq”, “Sonnet In Search Of A
Moor”, “The Star-Crossed Lovers” e “Half The Fun”, in una
trascrizione per cinque fiati e quattro ritmi realizzata da Pietro
Tonolo. Claudio Sessa si occupa di jazz dalla metà degli anni
Settanta. Scrive sul Corriere della Sera, cura trasmissioni
radiofoniche e realizza corsi e conferenze. Sta scrivendo per Il
Saggiatore un trittico sulla Storia del jazz di cui sono già usciti
due volumi; ha pubblicato altri due libri, su Eric Dolphy e su Gaetano
Liguori. Dal 1997 al 2001 ha diretto il mensile specializzato Musica
Jazz. Dal 2001 ha insegnato storia del jazz ai Conservatori di
Trieste, Cuneo, La Spezia e Vicenza. Ensemble Ellingtoniana. I nove
musicisti chiamati a interpretare i brani della suite, dopo percorsi
artistici indipendenti, si sono tutti formati presso il Conservatorio
di musica di Vicenza “Arrigo Pedrollo”. Il trombettista friulano
Samuele Romano ha avuto molte esperienze con orchestre e gruppi da
camera, conseguendo anche importanti riconoscimenti. L’altro
trombettista Giacomo Casagrande, trevigiano, ha iniziato come pianista
e anch’egli si alterna fra jazz e musica classica. Lorenzo Cucco,
biellese, suona il sassofono contralto dall’età di dodici anni; ha
partecipato a importanti rassegne jazzistiche e collaborato con
musicisti di rilievo nazionale. Kim Yangxue, proveniente dalla Corea
del Sud, suona il sassofono tenore e si è esibito in diversi festival
jazz italiani. Riccardo Fachinat suona il sassofono baritono in vari
contesti (musica classica, jazz, rock, funk, pop, contemporanea); è
dedicatario di alcune composizioni per sassofono. Il chitarrista
barese Costantino Angelilli ha iniziato lo studio dello strumento a
otto anni; ha partecipato a vari concorsi jazz nazionali. Il pianista
Samuele Donadio ha studiato a Cosenza prima di trasferirsi a Vicenza;
da allora ha suonato in festival e club dell’area veneta. Il
pugliese Mattia Pellegrino si è formato sul basso elettrico prima di
dedicarsi al contrabbasso; si è fatto ascoltare in parecchi festival
in tutta Italia. Il batterista bellunese Damiano Ianese, dapprima
autodidatta, ha studiato batteria jazz dall’età di sedici anni.
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14/03/2025 Last update