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Eventi Corpi moderni. La costruzione del corpo nella Venezia del
Rinascimento venerdì 4 Aprile 2025 - domenica 27 Luglio 2025 «
Concorso di Fotografia Città di Latina – Terza edizione Silvio
Pasotti – Mostra personale » sede: Gallerie dell’Accademia di
Venezia (Venezia). cura: Guido Beltramini, Francesca Borgo, Giulio
Manieri Elia . Le Gallerie dell’Accademia di Venezia presentano la
grande mostra “Corpi moderni. La costruzione del corpo nella Venezia
del Rinascimento. Leonardo, Michelangelo, Dürer, Giorgione”. Curata
da Guido Beltramini, Francesca Borgo e Giulio Manieri Elia, la
rassegna propone un’affascinante indagine sulla concezione del corpo
umano che si afferma nella Venezia del Rinascimento tra arte, scienza
e cultura materiale. Corpi moderni esplora, più precisamente, il modo
in cui, per la prima volta, il corpo è stato concepito quale campo
d’indagine scientifica, oggetto di desiderio e mezzo di espressione
di sé. Il Rinascimento segna, infatti, un punto di svolta in cui il
corpo non è più solo una realtà biologica, ma una costruzione
culturale, un elemento plasmato dalla scienza, dall’arte e dalle
convenzioni sociali. La mostra raccoglie straordinarie opere d’arte,
alcune delle quali presentate in Italia per la prima volta, tra
disegni, dipinti e sculture provenienti dai più prestigiosi musei e
collezioni internazionali e nazionali con capolavori di Leonardo da
Vinci – di cui verrà esposto il celebre Uomo vitruviano –,
Michelangelo, Albrecht Dürer, nonché Giovanni Bellini e Giorgione,
accanto a strumenti scientifici, modelli anatomici, libri, abiti,
miniature e oggetti di uso quotidiano. «Corpi moderni – come
raccontano i tre curatori – è una mostra che parla di noi,
attraverso la lente d’ingrandimento del Rinascimento, quando si
comincia a “svelare” il corpo, portando l’indagine scientifica
sotto la pelle, e insieme a “velarlo”, allontanandosi da quello
che siamo come dato biologico, per fare di noi stessi una costruzione,
un atto recitato». «L’esposizione – sottolinea, inoltre, Giulio
Manieri Elia, direttore delle Gallerie dell’Accademia – viene
sviluppata ponendo in relazione le eccezionali opere in prestito con
alcuni dei capolavori del museo, valorizzando la collezione permanente
e la tradizione figurativa e artistica veneta». Il percorso è
suddiviso in tre grandi capitoli. Il primo, intitolato “Il corpo
svelato: conoscere”, approfondisce la scoperta del corpo umano come
oggetto di studio scientifico e medico, che trova a Padova e Venezia
due centri di rilevanza europea per la ricerca e per l’editoria. Con
l’occasione torna a essere visibile al pubblico, dopo sei anni,
l’Uomo vitruviano di Leonardo, tra le icone delle Gallerie
dell’Accademia e dell’intero patrimonio culturale mondiale. Il
celebre disegno verrà per la prima volta accostato, da una parte, a
un rilievo metrologico greco antico, innescando una riflessione sul
concetto di “misura” e di “ideale”, che trova origini
antichissime; e, dall’altra, verrà posto in dialogo con lo spietato
realismo del rinomato Autoritratto di Dürer a corpo nudo, proveniente
dalla Klassik Stiftung Weimar ed esposto per la prima volta in Italia.
La seconda sezione, “Il corpo nudo: desiderare”, analizza la
rappresentazione del corpo come oggetto di sguardo e di desiderio. Da
una parte, il corpo nudo femminile, raffigurato, secondo
l’invenzione tipica del Rinascimento e che avrà fortuna fino ai
giorni nostri, dalla Venere sdraiata e adagiata sul paesaggio.
Dall’altra, il corpo maschile lirico, sofferente e sublime dei santi
e degli eroi biblici, ritratti all’antica. Il desiderio del corpo
che assicura discendenza e futuro è messo in scena da oggetti di
ambito domestico, e da splendidi ritratti di giovani spose che,
nascondendo un seno, invitano a un erotismo regolato, secondo una
tradizione iconografica molto diffusa in ambito veneto. Enigmatico in
tal senso il meraviglioso quadro di Tiziano, Gli Amanti, dalla
collezione reale inglese di Windsor, dove il gesto dell’uomo che
carezza il seno scoperto dell’amante è stato solo recentemente
interpretato come un atto che sancisce il legame nuziale. In mostra,
anche l’unica copia conosciuta dei “Sonetti lussuriosi” di
Pietro Aretino (collezione privata) e una splendida cuffia da donna in
arrivo dal Metropolitan Museum of Art di New York. La terza e ultima
sezione, “Il corpo costruito: rappresentarsi”, illustra il corpo
come spazio di rappresentazione culturale. Vestiti, trattati di
chirurgia, accessori di cosmesi e cura del corpo testimoniano la
necessità dell’uomo e della donna rinascimentali di aderire a
standard e modelli sociali che si riflettessero nella loro
raffigurazione, attraverso uno specifico inventario di simboli e
orpelli che definivano il maschile e il femminile. Tra i vari oggetti
legati alla bellezza spicca un rarissimo scrigno del XVI secolo, una
sorta di contemporanea e preziosa make-up box (collezione privata),
col suo contenuto di specchi, profumi e oggetti della cura di sé, in
prestito dal Kunsthistorisches Museum di Vienna. Ma la rassegna indaga
anche l’idea del superamento del corpo stesso, esponendo le armature
e le protesi meccaniche utilizzate per la prima volta durante il
Rinascimento per sostituire gli arti persi in guerra, corroborando la
concezione del corpo quale campo della sperimentazione, della
metamorfosi, della trasformazione. Il gesto, la mimica, l’esercizio
fisico erano, del resto, finalizzati a forgiarlo, al di là del suo
dato naturale. Corpi moderni costituisce un viaggio nel corpo della
prima età moderna, esplorando temi che solo erroneamente si intendono
esclusivi del nostro tempo, avvicinando così i visitatori a questioni
che dominano le scienze, le arti e i miti di oggi come di allora: la
natura e il futuro dell’umanità, la sessualità e la riproduzione,
la bellezza e l’invecchiamento, i confini dell’umano,
l’identità. L’esposizione sarà accompagnata da un ampio catalogo
edito da Marsilio Arte, curato da Guido Beltramini, Francesca Borgo e
Giulio Manieri Elia, con saggi di noti studiosi internazionali e
italiani. Immagine in evidenza Giorgio da Castelfranco, detto
Giorgione (1476/78-1510), La vecchia, 1506 ca., olio su tela, 68 x 59
cm, Venezia, Gallerie dell’Accademia, inv. 272. Credit: Gallerie
dell’Accademia, Venezia Salva nel tuo calendario Google Calendar
iCalendar Outlook 365 Outlook Live Dettagli Inizio: venerdì 4 Aprile
2025 Fine: domenica 27 Luglio 2025 Categoria Evento: Mostre Tag
Evento: Arte , Francesca Borgo , Gallerie dell’Accademia di Venezia
, Giulio Manieri Elia , Guido Beltramini , Mostra , Venezia Luogo
GALLERIE DELL’ACCADEMIA DI VENEZIA Campo della Carità, 1050 Venezia
, 30123 Italia + Google Maps Phone 041 5200345 Visualizza il sito del
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Giulio Manieri Elia Guido Beltramini Mostra Venezia
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09/07/2025 Last update