Martedì 18 marzo 2025, alle ore 19.30, debutta al Teatro Carignano Come gli uccelli di Wajdi Mouawad, nella traduzione di Monica Capuani e l’adattamento di Lorenzo De Iacovo e Marco Lorenzi, che firma anche la regia dello spettacolo. Saranno in scena Federico Palumeri, Lucrezia Forni, Barbara Mazzi, Irene Ivaldi, Rebecca Rossetti, Aleksandar Ćvjetković, Elio D’Alessandro, Said Esserairi, Raffaele Musella. Scenografia e costumi sono di Gregorio Zurla, il disegno luci di Umberto Camponeschi, il disegno sonoro di Massimiliano Bressan, le composizioni originali di Elio D’Alessandro. Dramaturg Monica Capuani, assistente alla regia Lorenzo De Iacovo. Lo spettacolo resterà in scena per la stagione in abbonamento dello Stabile di Torino fino a domenica 23 marzo 2025. Come gli uccelli racconta la storia d’amore tra Eitan, giovane di origine israeliana, e Wahida, ragazza di origine araba, in una realtà storica fatta di conflitti, dolore, odio, attentati. Un labirinto di storie, eredità dimenticate, lotte fratricide che dà vita a un’indagine emotiva sul tema dell’identità culturale e delle origini e a una riflessione toccante e profonda sull’amore e l’incontro. Disperatamente giovani e innamorati, Eitan e Wahida si conoscono a New York. A dispetto delle loro origini, il loro amore fiorisce e cerca di resistere alla realtà storica con cui i due ragazzi devono inevitabilmente fare i conti. Qualcosa va storto: sul ponte che collega – e allo stesso tempo divide, per i controlli serratissimi e le restrizioni sul permesso di passaggio – Israele e Giordania Eitan rimane vittima di un attentato terroristico e va in coma. Durante il coma, in una dimensione sospesa, simbolica e potente, i piani temporali si intrecciano, si sospendono e si sovrappongono. Da luoghi diversi arrivano i genitori e i nonni a far visita al ragazzo e per tutti loro sarà l’occasione di guardare negli occhi la verità più nascosta, di affrontare il dolore dell’identità, il demone dell’odio, le ideologie più rigide.